L'Eros è un'entità complessa che si può interpretare in vari modi: nel mito greco è sia un dio primordial e creatore sia il dio dell'amore e del desiderio, figlio di Pòros e Penìa. In filosofia, è la forza motrice che spinge verso la bellezza, la conoscenza e la realizzazione di sé, un intermediario tra il mondo umano e quello divino. A differenza dell'amore spirituale (Agápe) o dell'amicizia (Philìa), l'Eros è essenzialmente desiderio, passione e forza vitale, sebbene possa portare a sofferenza e insoddisfazione se non vissuto con consapevolezza.
Eros come divinità e mito
Origini: Nella cosmogonia di Esiodo, Eros è il primo dio, nato dal Caos insieme alla Terra e al Tartaro, senza il quale non sarebbero sorti altri dèi. In altre versioni, come quella riportata da Platone nel Simposio, è figlio di Pòros (il dio dell'ingegno) e Penìa (la dea della povertà), il che lo rende una sintesi di ricchezza e privazione, un eterno desiderante.
Attributi: È spesso rappresentato come un fanciullo alato con arco e frecce, ma ha anche caratteristiche di un "trickster" che non rispetta le regole. È una divinità alata che segna un passaggio e una trasformazione, unendo dimensioni diverse, come quella umana e quella divina.
Natura ambivalente: Questa dualità (padre Pòros, madre Penìa) si riflette nella sua natura, che oscilla tra l'abbondanza e la privazione, il desiderio di ciò che manca.
Eros come concetto filosofico
Forza motrice: L'Eros è l'energia che spinge verso la bellezza, la conoscenza e la pienezza della vita. È un impulso vitale che muove il pensiero e la filosofia stessa, fungendo da tramite tra la dimensione terrena e quella sovrasensibile.
Desiderio e realizzazione: Accogliere l'Eros significa permettere alle proprie forze interiori di esprimersi e realizzarsi concretamente. È una forza che, se vissuta con consapevolezza, può aiutare a scoprire se stessi e a rigenerare l'anima.
Superare la morale convenzionale: Non segue necessariamente le regole morali convenzionali, ma è un'energia che l'anima chiama per evolversi e rinnovarsi, non vincolata da concetti di giusto o sbagliato.
Eros come esperienza umana
Diverso da altre forme d'amore: L'Eros è passione ed entusiasmo, ma distinto da Agápe (amore disinteressato e spirituale) e Philìa (amicizia).
Rischio e promessa: L'eros promette un'esperienza magica, ma implica anche il rischio del dolore, della delusione e dell'abbandono, proprio perché è qualcosa di imprevedibile e non pienamente controllabile.
Piacere e liberazione: Può essere un piacere erotico vissuto con consapevolezza come un dono, oppure, se vissuto superficialmente, può confondersi con il Thanatos, la tendenza a scaricare la tensione fisica e a reprimere il desiderio, secondo quanto esposto in alcuni testi.
Il cambiamento nella percezione del mondo dell’hard sex
All’inizio, tra gli anni Sessanta e Ottanta, il mondo dell’hard sex era considerato qualcosa di scandaloso, moralmente sbagliato e socialmente inaccettabile.
La società dell’epoca era ancora fortemente segnata da tabù sessuali e da una visione molto rigida della moralità.
Parlare apertamente di sesso era raro e imbarazzante, e chi lavorava o anche solo mostrava interesse per quel mondo veniva spesso giudicato, escluso o condannato.
Tuttavia, in quel periodo nacque anche una corrente opposta: con la rivoluzione sessuale degli anni Settanta, alcuni videro la rappresentazione esplicita del sesso come un atto di libertà e ribellione, un modo per rompere le catene dell’ipocrisia e rivendicare il diritto al piacere e all’autodeterminazione del corpo.
La Società
Nella società tradizionale, l’hard sex era visto come una minaccia ai valori morali. Era associato a trasgressione, peccato e devianza. Oggi, invece, la percezione è molto più sfumata. Il sesso esplicito è diventato parte della cultura digitale e mediatica: se ne parla, lo si analizza e, in molti casi, lo si accetta come una forma di espressione o di intrattenimento.
Nonostante ciò, rimane una certa ambiguità: da un lato c’è maggiore tolleranza, dall’altro permangono giudizi morali, soprattutto in contesti religiosi o tradizionali.
La Famiglia
In passato, in famiglia era un argomento proibito. Nessuno ne parlava, e chi lo faceva veniva visto come: sconveniente o perduto. La sessualità era un tema nascosto, spesso associato alla vergogna.
Oggi, le cose stanno lentamente cambiando. In molte famiglie, soprattutto in contesti più aperti, si cerca di educare i figli al rispetto, al consenso e alla consapevolezza. Tuttavia, in molte altre realtà resta ancora un tema delicato e poco affrontato, specie quando si parla di pornografia e della sua influenza sui giovani.
La Religione
Le religioni, fin dall’inizio, hanno avuto un ruolo importante nel definire la percezione dell’hard sex. Le principali fedi: cattolica, islamica, ebraica e altre, lo hanno sempre condannato come peccato o forma di corruzione morale.
Oggi, alcune comunità religiose mantengono queste posizioni, ma si aprono anche nuovi dibattiti. Alcuni teologi e credenti parlano di etica, rispetto e responsabilità personale, riconoscendo che la condanna totale non basta a comprendere la complessità del tema.
I Media e la cultura pop
Negli anni Settanta e Ottanta, i media trattavano il mondo dell’hard sex come uno scandalo. Le attrici e gli attori erano emarginati e raramente riconosciuti come professionisti.
Oggi, invece, il tema è diventato parte della cultura popolare: documentari, interviste e dibattiti pubblici parlano apertamente dell’industria, dei suoi problemi ma anche dei suoi cambiamenti. Alcune figure dell’hard sono diventate vere e proprie personalità pubbliche, portando avanti discorsi su libertà, consenso e rappresentazione del corpo.
I Giovani e Internet
Il cambiamento più grande riguarda probabilmente i giovani.
Prima dell’arrivo di Internet, l’accesso a contenuti hard era difficile e clandestino; oggi è estremamente facile, quasi immediato. Questo ha portato nuove sfide sociali ed educative: molti adolescenti entrano in contatto con immagini o modelli sessuali prima di sviluppare una reale comprensione della sessualità e delle relazioni.
Per questo motivo, oggi si parla sempre più di educazione affettiva e digitale, per aiutare le nuove generazioni a distinguere tra realtà, finzione e rispetto reciproco.
In sintesi un tempo il mondo dell’hard sex era sinonimo di scandalo, vergogna e ribellione. Oggi è un tema più accettato, ma anche più analizzato e discusso.
La società ha fatto passi avanti nel riconoscere la sessualità come parte naturale dell’essere umano, ma rimangono questioni aperte legate all’etica, alla rappresentazione, al consenso e all’impatto psicologico e culturale della pornografia moderna.