Selen (Luisa Galeazzi), è probabilmente una delle pornostar italiane più iconica degli anni ’90.
Divenne un vero personaggio televisivo, apparendo in programmi RAI e talk show; poi lasciò il cinema per adulti per dedicarsi al teatro e alla scrittura.
GLI INIZI E L'INGRESSO NEL MONDO DELLO SPETTACOLO
Luisa Galeazzi iniziò la sua carriera come modella e comparsa televisiva nei primi anni ’90.
Dopo alcune esperienze nel mondo della moda e della fotografia, scelse lo pseudonimo Selen, ispirato al termine greco Selene, la dea della luna, con l’intento di costruire un personaggio forte, misterioso e indipendente.
Nel 1993 entrò nell’industria del cinema per adulti, dove ebbe un successo immediato. In pochi anni divenne una delle attrici più famose e riconoscibili in Italia e in Europa, collaborando con registi noti come Mario Salieri, Joe D’Amato e Rocco Siffredi.
L'ESORDIO
Selen, al secolo Luisa Galeazzi, fece il suo debutto nel mondo dell’hard nel 1993, in un momento in cui il settore italiano stava vivendo una vera e propria “rinascita”.
La produzione di film per adulti, soprattutto grazie ai registi Joe D’Amato e Mario Salieri, cercava di dare un taglio più cinematografico e narrativo, spesso con ambientazioni raffinate e trame complesse.
Selen si distinse subito per la sua presenza scenica, eleganza, sensualità e carisma: doti non comuni nel genere, che la resero popolare anche tra un pubblico più ampio.
Il suo primo film noto fu “La signora della notte” (1993) di Mario Salieri, un titolo che la impose immediatamente come protagonista di spicco.
Da lì in avanti, partecipò a una serie di pellicole che univano erotismo, estetica e dramma psicologico, caratteristiche che la distinguevano dal porno più esplicito e seriale di altri mercati europei.
L'APICE DEL SUCCESSO
Tra il 1994 e il 1996 Selen fu la pornostar italiana più famosa in Europa.
Collaborò stabilmente con Mario Salieri, con cui girò film che cercavano un linguaggio più “d’autore”, come:
-La Dolce Vita (versione erotica ispirata al capolavoro felliniano)
-La Clinica della vergogna
-Selen, regina della notte
-Selen contro tutti
In questi anni ricevette anche premi e riconoscimenti nel settore, oltre a diventare una presenza mediatica abituale in TV.
Apparve in trasmissioni come Maurizio Costanzo Show e Domenica In, dove parlava apertamente della sua carriera, suscitando curiosità e anche dibattito sociale.
LA FAMA EUROPEA E LA ROTTURA DELL'HARD
Il successo di Selen superò presto i confini italiani: venne distribuita in Francia, Germania e Spagna, dove divenne sinonimo di “porno d’autore”.
Molti la paragonavano alle grandi icone internazionali del periodo (come Rocco Siffredi, suo collega in diversi set).
Nel 1996 iniziò però a prendere le distanze dal settore, rifiutando ruoli troppo espliciti e cercando di orientarsi verso produzioni più “soft” o di taglio artistico.
Il suo addio definitivo arrivò tra il 1997 e il 1998, quando annunciò pubblicamente di voler abbandonare il porno per dedicarsi alla recitazione e al teatro.
Partecipò a fiction, spettacoli teatrali e apparizioni televisive come opinionista e interprete.
Collaborò con registi come Tinto Brass, ma anche con produzioni teatrali indipendenti, cercando di reinventarsi come attrice a tutto tondo.
IL FENOMENO MEDIATICO
A differenza di molte colleghe, Selen divenne presto una figura popolare anche al di fuori del settore pornografico.
Comparve in programmi televisivi su emittenti nazionali (RAI, Mediaset e circuiti privati), talk show e interviste dove si presentava con intelligenza, ironia e cultura, rompendo molti tabù legati alla sessualità femminile.
Tra la metà e la fine degli anni ’90, Selen incarnò una nuova immagine di donna libera e consapevole, in un’epoca in cui l’Italia stava ancora affrontando forti contrasti tra moralismo e modernità.